5 Anticorpi antiaggreganti piastrinici umani inibitori e attivanti

Le piastrine sono essenziali per il mantenimento dell’emostasi e, d’altra parte, svolgono un ruolo fondamentale nella formazione di un trombo. È chiaro che una ridotta attività piastrinica provocherà una tendenza al sanguinamento, mentre la stimolazione delle piastrine può portare alla trombosi.

Gli anticorpi antipiastrinici umani possono non solo provocare una trombocitopenia, ma si è visto che inibiscono o attivano le piastrine. L’inibizione da parte degli anticorpi della funzione di diversi recettori sulle piastrine, come i recettori del collagene, la glicoproteina (GP) Ib/IX (sindrome di Bernard-Soulier acquisita) o il complesso GPIIb/IIIa (trombastenia di Glanzmann acquisita), risulta in un disordine emorragico molto simile alla situazione in cui i rispettivi recettori sono assenti.

D’altra parte, i rapporti hanno descritto una serie di anticorpi che attivano le piastrine. Il meccanismo con cui lo fanno varia e può comportare l’interazione con il recettore Fc presente sulle piastrine, l’attivazione del sistema del complemento o l’attivazione diretta attraverso il legame con un antigene che produce un segnale.

Anche se la presenza di tali anticorpi dovrebbe aggravare i problemi dovuti alla trombocitopenia immunitaria che si verifica frequentemente, il trattamento di questi pazienti si basa essenzialmente sulla terapia immunosoppressiva classica. In caso di anticorpi attivanti, si possono prevedere misure antitrombotiche, come anticoagulanti o agenti antiaggreganti,

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