Al Capone

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Alphonse Gabriel “Al” Capone (17 gennaio 1899 – 25 gennaio 1947) è stato un gangster americano che raggiunse la fama durante l’era del proibizionismo come cofondatore e boss della Chicago Outfit. Il suo regno di sette anni come boss del crimine finì quando aveva 33 anni.

Nato nel borough di Brooklyn a New York City da immigrati italiani, Capone era un membro della Five Points Gang che divenne un buttafuori nei locali del crimine organizzato come i bordelli. A vent’anni si trasferì a Chicago e divenne guardia del corpo e factotum di fiducia di Johnny Torrio, capo di un sindacato criminale che forniva illegalmente alcolici – il precursore della Outfit – e che era politicamente protetto attraverso l’Unione Siciliana. Un conflitto con la North Side Gang fu determinante per l’ascesa e la caduta di Capone. Torrio andò in pensione dopo che i sicari del North Side lo avevano quasi ucciso, consegnando il controllo a Capone. Capone espanse il business del contrabbando con mezzi sempre più violenti, ma le sue relazioni reciprocamente vantaggiose con il sindaco William Hale Thompson e la polizia della città fecero sì che Capone sembrasse al sicuro dalle forze dell’ordine. A quanto pare, godendo dell’attenzione, come le acclamazioni quando appariva alle partite di pallone, Capone faceva donazioni a vari enti di beneficenza ed era visto da molti come un “moderno Robin Hood”. Tuttavia, il massacro del giorno di San Valentino dei rivali della North Side Gang danneggiò l’immagine di Chicago, portando cittadini influenti a chiedere l’intervento del governo.

Le autorità federali divennero intenzionate a incarcerare Capone e lo perseguirono per evasione fiscale nel 1931. Il caso fu altamente politicizzato e sia i procuratori che il giudice ricevettero in seguito delle preferenze. Durante le precedenti e infine abortite trattative per pagare al governo le tasse arretrate che doveva, Capone aveva fatto delle ammissioni sul suo reddito; il giudice ritenne queste dichiarazioni utilizzabili come prova al processo, e rifiutò di permettere a Capone di dichiararsi colpevole per una pena più leggera. L’effetto di tali decisioni del giudice fu aggravato dall’incompetenza degli avvocati difensori di Capone. Capone fu condannato a 11 anni di prigione federale, all’epoca un record. Sostituendo il suo vecchio team di difesa con esperti di diritto tributario, le sue ragioni di appello furono rafforzate da una sentenza della Corte Suprema, ma Capone scoprì nuovamente che il suo status di simbolo della criminalità faceva sì che i giudici decidessero a suo sfavore. Già mostrando segni di demenza sifilitica all’inizio della sua condanna, divenne sempre più debilitato prima di essere rilasciato dopo otto anni. Il 25 gennaio 1947, Capone morì di arresto cardiaco dopo aver subito un ictus. Capone

Scarface (film del 1932) è liberamente basato sulla storia della vita di Al Capone, con il protagonista principale basato su Al Capone.