All the King’s Horses (short story)
La storia si svolge nei primi anni della guerra fredda ed è incentrata sul colonnello dell’esercito americano Bryan Kelly, il cui aereo è precipitato sulla terraferma asiatica. Con lui ci sono i suoi due figli, sua moglie, il pilota e il copilota, e dieci uomini arruolati. I sedici prigionieri sono tenuti prigionieri dal capo guerrigliero comunista Pi Ying, che costringe Kelly a giocare una partita a scacchi usando la sua famiglia e i suoi uomini come pezzi bianchi, e lui stesso come re. Tutti i pezzi americani che Pi Ying cattura saranno immediatamente giustiziati; se Kelly vince, lui e i suoi pezzi superstiti saranno liberati. Un ufficiale militare russo, il maggiore Barzov, e la compagna di Pi Ying sono presenti per assistere alla partita.
Pi Ying prova un piacere sadico negli inutili scambi di pezzi destinati a logorare Kelly, che comincia a dubitare di se stesso per ogni mossa che fa. Alla fine, si rende conto che la sua unica possibilità di vincere comporta il sacrificio di uno dei suoi cavalieri, giocato dai suoi figli. Pi Ying cattura il pezzo; prima che possa ordinare l’esecuzione del ragazzo, però, la sua compagna lo pugnala e si uccide. Barzov prende allora il posto di Pi Ying, ma viene sconfitto dalla trappola di Kelly. Risparmia la vita del figlio catturato e si offre di trasportare in salvo i dodici membri del gruppo sopravvissuti, dicendo che, poiché Stati Uniti e URSS non sono ufficialmente in guerra, li avrebbe lasciati andare anche se Kelly avesse perso. Non volendo che Kelly se ne vada pensando di essere un giocatore di scacchi migliore, Barzov suggerisce una rivincita senza vite in gioco. Kelly rifiuta, ma dice che giocherà in un secondo momento se Barzov insiste.