Almandine
Almandino (/ˈælməndɪn/), noto anche come almandite, è una specie di minerale appartenente al gruppo dei granati. Il nome è una corruzione di alabandicus, che è il nome applicato da Plinio il Vecchio ad una pietra trovata o lavorata ad Alabanda, una città della Caria in Asia Minore. L’almandino è un granato di ferro e allumina, di colore rosso intenso, tendente al viola. È spesso tagliato con una faccia convessa, o en cabochon, ed è quindi conosciuto come carboncino. Visto allo spettroscopio in una luce forte, mostra generalmente tre bande di assorbimento caratteristiche.
Nesosilicate
(unità ripetitiva)
Fe2+3Al2Si3O12
9.AD.25
Cubico
Esottaedrico (m3m)
Simbolo H-M: (4/m 3 2/m)
Ia3d
da arancione rossastro a rosso, da rosso leggermente violaceo a viola rossastro e di solito di colore scuro
nessuno
conchoidal
7 – 7.5
da grassa a vitrea
bianco
4.05 (+.25, -.12)
da vitrea a subadamantina
Singola rifrazione, e spesso doppia rifrazione anomala
1.790 (+/- .030)
nessuna
nessuna
inerta
di solito a 504, 520, e 573nm, può anche avere deboli linee a 423, 460, 610 e 680-690nm
L’almandino è un membro finale di una serie di soluzioni solide minerali, con l’altro membro finale che è il granato piropo. La formula cristallina dell’almandino è: Fe3Al2(SiO4)3. Il magnesio sostituisce il ferro con una composizione sempre più ricca di piropo.
L’almandina, Fe2+3Al2Si3O12, è il membro finale ferroso della classe dei minerali di granato che rappresentano un importante gruppo di silicati che formano le rocce, che sono i principali costituenti della crosta terrestre, del mantello superiore e della zona di transizione. L’almandino cristallizza nel gruppo spaziale cubico Ia3d, con un parametro di cella unitaria a ≈ 11,512 Å a 100 K.
L’almandino è antiferromagnetico con la temperatura di Néel di 7,5 K. Contiene due sublati magnetici equivalenti.