Apion (famiglia)
L’origine della famiglia è incerta. Un certo Aurelius Apion, che fu prefetto augustale d’Egitto qualche tempo prima del 328, così come un poco più tardi Flavius Strategius, viene e praeses di Thebais, non può essere dimostrato di essere appartenuto alla famiglia.
Il primo membro conosciuto di questa famiglia, Strategius I, è attestato in una serie di papiri da Oxyrhynchus. Egli servì come amministratore nei possedimenti imperiali (la domus divina) nel 430, salendo infine a capo amministratore della domus divina nell’intero nome ossirinco. In seguito avanzò al titolo di comes sacri consistorii e al rango di vir spectabilis, fino alla sua morte avvenuta poco prima del dicembre 469. Strategio è noto per aver avuto una figlia, Iside, che potrebbe aver sposato l’uomo che una volta si pensava fosse il primo membro noto della famiglia, Apione I. Come hanno dimostrato scoperte più recenti di papiri, Apione I discendeva da un’altra linea importante dell’aristocrazia locale, i Septimii Flaviani del vicino nome Heracleopolite. Suo padre, Flaviano, aveva persino servito come comes sacrarum largitionum a Costantinopoli. Da una posizione locale a Oxyrhynchus nel 492, Apion I salì a diventare console onorario (apo hypaton) nel 497 e poi patrikios nel 503. Fu responsabile dell’approvvigionamento delle forze bizantine nella guerra anastasiana contro la Persia sasanide, ma cadde in disgrazia con l’imperatore Anastasio I e fu esiliato e forzatamente ordinato sacerdote nel 510, solo per essere richiamato da Giustino I nel 518 e nominato prefetto pretoriano d’Oriente. Tra il 525 e il 532, si convertì con la sua famiglia all’ortodossia calcedoniana, abiurando il monofisitismo.
Apione I ebbe due figli, Herakleidas e Strategius II. Herakleidas è una figura relativamente oscura: anche se probabilmente il maggiore dei due, è noto solo per aver servito come anziano della città (principalis) a Heracleopolis, e per essere stato ordinato diacono al momento della disgrazia di suo padre nel 510. Strategio II è attestato come curialis nel 489, fu comes domesticorum nel 497 e console onorario e magister militum onorario nel 518. Servì come prefetto augustale prima del 523. Sotto Giustiniano I, divenne un patrikios, fu inviato come inviato ai Persiani durante la guerra iberica, e servì come comes sacrarum largitionum nel 535-538. Tra i suoi compiti in quest’ultimo incarico c’era la supervisione della ricostruzione di Hagia Sophia, dopo la sua distruzione nei disordini di Nika. Morì all’inizio del 542.
Strategio II era sposato con una certa Leontia. Il loro figlio, Apione II, ricevette il consolato ordinario per l’anno 539, poco dopo aver raggiunto la maggiore età, segnando l’apogeo politico della famiglia. All’epoca, come suo padre, aveva anche il titolo di comes domesticorum. In seguito divenne patrikios e protopatrikios, il che lo collocava tra i membri più anziani del Senato bizantino. Opere precedenti lo consideravano come un governatore provinciale in Egitto (dux Thebaidos verso il 548-550 e pagarca nel nome arsinoita verso il 556), ma secondo ricerche più recenti, queste cariche erano molto probabilmente ricoperte da altri Apioni.
Apione II morì nel 578/9, e la sua eredità fu controllata collettivamente da un numero indeterminato di eredi per lo più senza nome per otto anni, dopo di che tre eredi principali emergono per nome: l’ipatissa Flavia Praeiecta, o la figlia di Apione II o sua nuora (sembra essere stata sposata con uno Strategius), e i suoi due figli, Giorgio e Apione III. Giorgio è attestato per l’ultima volta nel 590 e Praiecta nel 591, dopo di che Apione III rimase l’unico erede dei possedimenti di Oxyrhynchus. Apione III sposò Eusebia, un rampollo della famiglia senatoria romana degli Anicii, ed ebbe almeno un figlio, Strategio IV. Da lettere di papa Gregorio Magno, la famiglia viveva a Costantinopoli. Console onorario e patrikios dal 604/5, Apione III morì alla fine del 619 o all’inizio del gennaio 620, un fatto forse collegato alla conquista sassanide dell’Egitto nello stesso periodo. La casa di Apione continua ad essere in evidenza sotto l’occupazione persiana, almeno fino all’agosto 626, ma non è più menzionata in seguito.
Un altro importante membro della famiglia, da un ramo collaterale della famiglia residente nei nomi eracleopoliti e arsinoiti, fu un altro Strategio (noto come “pseudo-Strategio III” in alcune fonti). È attestato per la prima volta nel 591, e come il suo contemporaneo Apione III, fu console onorario e patrikios, nonché pagarca nei nomi Heracleopolite e Arsinoite. Fu coinvolto nella riconciliazione delle Chiese siriane ed egiziane monofisite nel 616, ma sia lui che la sua famiglia scompaiono dopo la conquista persiana.