Artista

La parola greca “techne”, spesso tradotta con “arte”, implica la padronanza di qualsiasi tipo di mestiere. La forma latina dell’aggettivo, “technicus”, divenne la fonte degli inglesi técnica e tecnología.

Nella cultura greca, ognuna delle nove muse sovrintendeva ad un diverso campo della creazione umana:

  • Calliope (la ‘bella dell’espressione’): capo delle muse e musa della poesia epica o eroica
  • Clio (la ‘gloriosa’): musa della storia
  • Erato (la ‘amorosa’): musa della poesia amorosa o erotica, delle liriche, delle canzoni e del matrimonio
  • Euterpe (la ‘buona piacevole’): musa della musica e della lirica
  • Melpomene (la ‘cantante’): musa della tragedia
  • Polymnia o Polimnia (greco Πολυμνία ‘Colei di molti inni’): musa del canto sacro, oratoria, lirica, canto e retorica
  • Terpsichore (greco antico: Τερψιχόρη o Τερψιχόρα, colei che si diletta nella danza): musa del canto corale e della danza
  • Thalia (in greco antico Θάλεια, fiorente): musa della commedia e della poesia bucolica
  • Urania (la ‘celeste’): musa dell’astronomia

Nessuna delle muse era identificata con le arti visive della pittura e della scultura. Gli scultori e i pittori dell’antica Grecia erano tenuti in bassa considerazione, svolti tra liberi e schiavi, il loro lavoro era considerato come mera manodopera.

La parola arte deriva dal latino “ars” (radice art- ), che, sebbene definito letteralmente, significa “metodo”, “abilità” o “tecnica”, trasmette una connotazione di bellezza.

Durante il Medioevo, la parola artista esisteva già in alcuni paesi, come l’Italia, ma il significato era qualcosa di simile a artigiano, mentre la parola artigiano rimaneva sconosciuta. Un artista era qualcuno in grado di fare un lavoro meglio di altri, quindi il Maestro era colui che eccelleva nel campo di attività. In questo periodo, alcuni prodotti “artigianali” (come i tessuti) erano molto più preziosi e costosi dei dipinti o delle sculture.

La prima divisione in arti maggiori e minori risale almeno all’opera di Leon Battista Alberti (1404-1472): De re aedificatoria, De statua, De pictura, che si concentrava sull’importanza delle abilità intellettuali dell’artista piuttosto che sulle abilità manuali (anche se in altre forme d’arte c’era un progetto dietro).

Con le Accademie d’Europa (seconda metà del XVI secolo) si stabilì definitivamente il divario tra arte fine e arte applicata.

Molte delle definizioni contemporanee di “artista” e “arte” dipendono fortemente dalla cultura, resistendo alla prescrizione estetica, quasi allo stesso modo in cui le caratteristiche che costituiscono il bello e la bellezza non possono essere facilmente uniformate con il kitsch.

Molte delle definizioni contemporanee di “artista” e “arte” dipendono fortemente dalla cultura, resistendo alla prescrizione estetica, quasi allo stesso modo in cui le caratteristiche che costituiscono il bello e la bellezza non possono essere facilmente uniformate con il kitsch.