Audiovisivo
Più recentemente, sotto l’influenza della lingua francese, l’audiovisivo è venuto a caratterizzare l’insieme di tutte le tecnologie, forme di comunicazione e prodotti costituiti da suoni e immagini con un’impressione di movimento – coprendo, quindi, il cinema di finzione o documentario, la televisione aperta o chiusa e tutti i suoi generi, video analogico o digitale, ad alta o bassa definizione, video arte e cinema sperimentale, animazione tradizionale o al computer, e anche formati più o meno autonomi come lo spot pubblicitario, il video musicale, i programmi di propaganda politica, il videogioco, il making of, le trasmissioni in diretta a circuito chiuso, i video realizzati per la visualizzazione su Internet o sui telefoni cellulari, ecc.
Dalla fine del XX secolo, poiché la convergenza tecnologica ha progressivamente riunito campi distinti di produzione e realizzazione di immagini in movimento (soprattutto cinema e televisione, ma anche i cosiddetti “nuovi media”), il termine audiovisivo è stato sempre più utilizzato come un concetto che cerca di comprendere tutti questi campi. Questo movimento può essere notato più chiaramente nei campi del mondo accademico, dei festival e del management culturale.
Nel mondo accademicoEdit
Nelle università, una buona parte dei corsi di formazione in cinema sono stati trasformati, negli ultimi anni, in corsi audiovisivi, come è il caso del Corso di Laurea in Audiovisivi alla USP di San Paolo (che era “di cinema e televisione” fino al 2000), il Corso di Regia Audiovisiva alla Unisinos di Rio Grande do Sul (creato nel 2003) e il Corso di Comunicazione Sociale Audiovisiva alla UFES di Vitória (2010). A Santa Catarina, all’UNIVALI si chiama Produzione Audiovisiva e a Rio de Janeiro, il tradizionale Corso di Cinema della UFF ha optato per la denominazione ibrida di Corso di Cinema e Audiovisivo. All’Università Federale di Rio Grande do Norte, il corso di comunicazione sociale con qualifica in radiodiffusione si è estinto, per la creazione del corso di audiovisivo.
Nei festivalEditore
La maggior parte dei festival dedicati all’esposizione di opere audiovisive continuano ad adottare le denominazioni “di cinema” o “di video”, combinando eventualmente le due possibilità. Ma eventi come Cine PE – Recife Audiovisual Festival (creato nel 1997) o il Festival Audiovisivo Black & White a Porto (2004) stanno diventando sempre più comuni, anche per segnalare l’accettazione di opere realizzate in qualsiasi tecnologia. Eventi con il nome di “festival audiovisivo” si verificano già periodicamente a Florianópolis (dal 1997), Atibaia (dal 2006), Patos (Paraíba) (dal 2007), ecc.
Nella gestione culturaleModifica
In Portogallo, l’ex Instituto Português do Cinema, creato nel 1971, è passato attraverso diverse denominazioni intermedie fino a chiamarsi Instituto do Cinema e Audiovisual nel 2007. In Brasile, il recente (2004) progetto di trasformare l’Agenzia Nazionale del Cinema in Agenzia Nazionale del Cinema e dell’Audiovisivo ha incontrato molta opposizione, soprattutto da parte delle emittenti televisive, e ha finito per non essere presentato al Congresso.
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