Battaglia di Mons

Battaglia di Mons, (11 novembre 1918), battaglia combattuta l’ultimo giorno della prima guerra mondiale, in cui le forze canadesi catturarono la città belga di Mons, liberando una zona che era stata sotto l’occupazione tedesca dal 1914.

Il successo alleato nella battaglia di Amiens (8-11 agosto 1918) portò ad una serie aggressiva di offensive sul fronte occidentale che divenne nota come campagna dei “cento giorni”. I tedeschi furono costretti a una completa ritirata verso est dalla Francia e dal Belgio, combattendo mentre restituivano il territorio ai loro inseguitori. Nelle ultime settimane di quella campagna, il Corpo Canadese prese la città belga di Valenciennes dopo una feroce battaglia di due giorni. Entro il 9 novembre, erano alla periferia di Mons.

Nei primi giorni della guerra, le forze britanniche avevano messo su una feroce resistenza intorno a Mons nel tentativo di rallentare la spinta tedesca verso Parigi. Dopo aver cacciato gli inglesi, i tedeschi avevano occupato la città per quattro anni. Mons era un centro regionale per l’estrazione del carbone, e le sue risorse erano state utilizzate durante tutta la guerra per alimentare lo sforzo bellico della Germania. Riconquistare Mons ora, alla fine della guerra, aveva un’enorme importanza simbolica per gli alleati. Il tenente generale Sir Arthur Currie e il suo corpo canadese ricevettero l’ordine di prendere la città.

L’obiettivo era quello di catturare Mons senza distruggerla, e, date le sfide mortali della guerra urbana, prendere la città prometteva di non essere un’impresa da poco. Le voci riempivano anche i ranghi di un possibile trattato di pace, ma, finché non ci fosse stato un armistizio ufficiale, la guerra sarebbe continuata. Currie pianificò una manovra di accerchiamento, dopo la quale i canadesi entrarono in città, combattendo contro una forte resistenza tedesca. I prigionieri nemici li informarono che i tedeschi stavano pianificando una ritirata, ma il fuoco delle mitragliatrici tedesche rimase costante. I canadesi proseguirono, e la mattina dell’11 novembre avevano sottomesso la maggior parte di Mons senza l’uso di pesanti bombardamenti. Le cornamuse suonavano e gli abitanti della città accolsero i canadesi come liberatori. Alle 6:30 di quel giorno, il quartier generale di Currie ricevette l’avviso che le ostilità sarebbero cessate alle 11:00. Tra le truppe si sparse la voce che un cessate il fuoco era stato finalmente raggiunto, anche se la maggior parte dei combattimenti era già terminata dopo lo sgombero di Mons.

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Le perdite complessive nella battaglia di Mons furono lievi, rispetto ad altri scontri della guerra, ma non meno toccanti: 280 uomini uccisi, feriti o dispersi durante gli ultimi due giorni di operazioni. Al Canada è tradizionalmente assegnata la tragica distinzione di aver subito l’ultima fatalità tra le forze del Commonwealth britannico durante la prima guerra mondiale. Il soldato fu colpito al petto da un colpo di cecchino nella città di Ville-sur-Haine, vicino a Mons. Morì alle 10:58, due minuti prima che l’armistizio entrasse in vigore.

Una versione precedente di questa voce fu pubblicata da The Canadian Encyclopedia.