Berceuse (Chopin)

eseguito da Alfred Cortot

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Chopin compose l’opera come una serie di 16 brevi variazioni su un basso ostinato. Iniziò il lavoro con il tema, ma scrisse due misure di introduzione più tardi. La musica inizia e finisce in tempo di 6/8. Le variazioni di quattro misure non sono divise da pause, ma formano un flusso costante. Diverse variazioni mostrano linee ornamentali altamente indipendenti in una complessa e rapida filigrana, in contrasto con il basso stabile. La dinamica rimane bassa per tutto il pezzo. Sonorità e tessitura modellano la musica, che il musicologo Jim Samson descrive come un “senso di partenza e di ritorno”. Egli nota che Claude Debussy era interessato a questo aspetto della musica di Chopin. Solo una volta, poco prima della fine, il basso cambia.

Zdzisław Jachimecki ha descritto la composizione come segue:

All’inizio la melodia della Berceuse si mostra nella sua interezza. Ad essa si unisce la voce centrale, che con le sue sincopi scherza con il tema. Successivamente, il tema suona solo in note di grazia. Infine, si polverizza in una polvere luminosa, si trasforma in uno stato volatile di piccoli passaggi quasi immateriali, trilli e fioriture. Poi (nel finale) ritorna nella sua forma originale.

Jean-Jacques Eigeldinger vede la Berceuse come un “pezzo lirico tardivo”, insieme alla Barcarolle, Op. 60, e il Notturno, Op. 62, No. 1, tutti pieni di “figurazioni pianistiche” che ricordano il suo primo stile “brillante”. Eigeldinger ha suggerito che lo stile di Chopin in questi pezzi “si avvicina a quello del simbolismo/impressionismo musicale”.