Bertolli

Alcune polemiche sono emerse nel 2010 quando l’olio extravergine di oliva Bertolli è stato identificato come uno degli oli di oliva etichettati erroneamente come extravergine in uno studio dell’Università della California, Davis.

Nel 2018, la società madre Deoleo ha accettato di pagare un accordo di 7 milioni di dollari per risolvere una causa di azione collettiva che aveva affermato che la società aveva presentato in modo errato l’olio di oliva Bertolli, e si è impegnata a intraprendere diverse azioni per correggere tale rappresentazione errata.

La causa sosteneva che era fuorviante per Bertolli pubblicizzare il suo olio d’oliva come “Importato dall’Italia” quando gli oli in realtà provenivano da olive coltivate e spremute in Grecia, Cile, Spagna, Australia, Turchia e Tunisia, ed erano stati semplicemente miscelati e imbottigliati in Italia.

Deoleo ha rimosso la frase “Importato dall’Italia” dai suoi prodotti e si è impegnata a non utilizzare simili diciture in futuro, a meno che l’olio non derivi interamente da olive coltivate e spremute in Italia. Inoltre, la causa sosteneva che le bottiglie trasparenti usate da Bertolli per il suo olio erano inadeguate a proteggerle dalla luce del sole e dalle temperature estreme, cosicché l’olio d’oliva non soddisfaceva lo standard di qualità “extravergine” quando raggiungeva i consumatori.

Come parte di questo accordo, Deoleo ha implementato diverse nuove pratiche per contribuire a garantire che il suo olio soddisfi lo standard “extravergine” al momento della vendita e dell’uso:

  • utilizzando bottiglie verde scuro per proteggere il suo olio extravergine di oliva dalla fotoossidazione
  • implementando protocolli di test più severi
  • divulgando la data in cui le olive utilizzate per fare l’olio sono state raccolte sulla bottiglia
  • accorciando il periodo “best by” indicato sulla bottiglia

Il 15 novembre, 2018, la società madre Deoleo ha ottenuto un’ingiunzione contro Natural Solutions Magazine, impedendo alla rivista di continuare dichiarazioni false e fuorvianti contro Bertolli e uno degli altri marchi di Deoleo, Carapelli.