Betrixaban: A Novel Factor Xa Inhibitor for the Prevention of Venous Thromboembolism in Acutely Ill Medical Patients

Il tromboembolismo venoso (TEV) è una causa comune e prevenibile di morbilità e mortalità nei pazienti ospedalizzati. L’eparina a basso peso molecolare, l’eparina non frazionata a basso dosaggio, il fondaparinux e il warfarin sono state le opzioni principali per la prevenzione e il trattamento del TEV prima della comparsa degli anticoagulanti orali nonvitamina K (NOACs) come dabigatran, rivaroxaban, apixaban e edoxaban. Nonostante i vantaggi dei NOACs nel migliorare l’aderenza del paziente, nessuno di loro è approvato per la prevenzione del TEV in pazienti medici acutamente malati ad alto rischio di tromboembolia. Betrixaban è un nuovo NOAC e un inibitore del fattore Xa che è stato approvato per la tromboprofilassi di lunga durata in questi pazienti ad alto rischio. L’approvazione si è basata sui risultati dello studio APEX (Acute Medically Ill VTE Prevention with Extended Duration Betrixaban). In questo studio randomizzato e controllato di fase III, il betrixaban orale una volta al giorno (da 35 a 42 giorni di durata estesa) è stato associato a una riduzione del TEV composito senza alcuna differenza nel sanguinamento maggiore rispetto all’enoxaparina sottocutanea una volta al giorno (da 6 a 14 giorni di durata standard). Betrixaban si differenzia dagli altri NOAC per avere un’emivita più lunga, interazioni minime con il CYP450 e una clearance renale minima. Questo articolo fornisce una panoramica del profilo farmacologico di betrixaban, dei risultati degli studi clinici e dei ruoli potenziali nella terapia.