Bougainvillea spectabilis

Nyctaginaceae

Il nome è spesso applicato acriticamente a materiale di origine ibrida.

Bougainvillea brasiliensis Raeusch.

Bougainvillea virescens Choisy

Josepha augusta Vell.

Nome comune: Bougainvillea

Pianta coltivata come arbusto o schermo
Fotografia di: Forest e Kim Starr
Creative Commons Attribuzione 3.0

Pianta coltivata come arbusto o schermo
Fotografia di: Forest e Kim Starr
Creative Commons Attribuzione 3.0

Fiori e foglie
Fotografia di: Lalithamba
Creative Commons Attribuzione 2.0

Cultivar viola
Fotografia di: Forest e Kim Starr
Creative Commons Attribuzione 3.0

Informazioni generali

La buganvillea è un arbusto rampicante sempreverde che produce fusti lunghi fino a 10 metri. La pianta può sostenersi su altre piante per mezzo di spine portate nelle ascelle delle foglie, anche se in coltivazione potrebbe aver bisogno di essere legata a pergolati ecc.
Si può fare una bevanda dalle brattee dei fiori. La pianta è ampiamente coltivata come ornamentale dalle zone temperate calde a quelle tropicali, ed è spesso coltivata in serre in climi che non sono adatti ad essa.

Rischi noti

Nessuno conosciuto

Riferimenti botanici

200

Range

S. America – Brasile meridionale, centrale, orientale e settentrionale.

Habitat

Foreste pluviali.

Proprietà

Valutazione dell’appetibilità
Valutazione medica
Habit Climber sempreverde
Altezza 10.00 m
Stato di coltivazione Ornamentale, selvatica

Dettagli sulla coltivazione

Pianta dei tropici, può essere coltivata anche in zone temperate calde e subtropicali. Si adatta a climi con una distinta stagione secca e non fiorisce bene in condizioni di umidità perenne.
Preferisce una posizione soleggiata in un terreno ricco e ben drenato.

Usi commestibili

Le brattee del fiore sono usate per fare una bevanda attraente, di colore viola, conosciuta come ‘Agua de Buganvilia’. Si dice che abbia un sapore rinfrescante e delicato.

Medicinali

La pianta contiene pinitolo, che è considerato utile nel trattamento del diabete non insulinico.
Uno studio sugli estratti acquosi e metanolici delle foglie ha mostrato una buona tolleranza al glucosio e un’attività glucosidica intestinale significativamente ridotta, con rigenerazione delle cellule che producono insulina e aumento dell’insulina plasmatica. I risultati suggeriscono un potenziale per lo sviluppo di un nuovo trattamento neutraceutico per il diabete[