Buon centesimo compleanno, Alan Turing

Il 23 giugno centenario della nascita di Alan Turing offre l’opportunità di guardare indietro alla brillante vita e alla tragica fine di un pioniere dell’informatica – un britannico che fu determinante nel decifrare il codice Enigma della Germania e nel ribaltare le sorti della Seconda Guerra Mondiale, ma che si uccise dopo l’umiliazione da parte di una società che vedeva l’omosessualità come un crimine.

Turing ha proposto il concetto di “macchina universale” nel 1936, ponendo le basi per la ricerca dell’intelligenza artificiale. È una ricerca vecchia come le Metamorfosi di Ovidio e nuova come Watson dell’IBM. La sua visione di un computer così consapevole e abile nei modi della società che anche gli umani avrebbero pensato che fosse umano, ha portato all’istituzione del “Test di Turing” come un classico indicatore dell’intelligenza delle macchine. (Alcuni sostengono che un programma chiamato Cleverbot ha superato il test di Turing l’anno scorso.)

Il suo più grande contributo venne durante la guerra, quando progettò un dispositivo elettromeccanico conosciuto come “bombe”. Con ulteriori perfezionamenti, la macchina delle dimensioni di un armadio a Bletchley Park, in Gran Bretagna, poteva decodificare migliaia di messaggi tedeschi intercettati, informando gli alleati sulle prossime mosse dei nazisti.

Le informazioni raccolte dal team di Bletchley Park, chiamate in codice Ultra, furono cruciali per lo sforzo bellico degli Alleati. “È stato grazie a Ultra che abbiamo vinto la guerra”, disse il primo ministro britannico Winston Churchill al re Giorgio VI.

Eroe gay? O solo un semplice eroe?

Il dopoguerra, tuttavia, fu un disastro per Turing, che era gay. Ebbe una relazione incasinata con un uomo che aiutò un complice ad introdursi in casa di Turing – e dopo che Turing denunciò il furto, l’indagine sull’intrusione si trasformò in un’indagine sul comportamento sessuale del ricercatore.

A quel tempo, nel 1952, il comportamento omosessuale rientrava in una categoria criminale nota come indecenza grave, e la condanna di Turing avrebbe potuto farlo finire in prigione. Come alternativa, Turing scelse la castrazione chimica attraverso iniezioni di ormoni. La sua autorizzazione di sicurezza fu revocata e gli fu proibito di lavorare per il governo britannico. Turing fece pressione per un cambiamento delle leggi britanniche, ma l’omosessualità rimase un reato penale in Gran Bretagna fino al 1967.

Questo era troppo tardi per Turing. Due anni dopo la sua condanna, morì nel suo laboratorio dopo aver mangiato una mela avvelenata.

Nel 2009, il primo ministro britannico Gordon Brown ha rilasciato delle scuse postume a Turing, dicendo che il pioniere dei computer “era veramente uno di quegli individui che possiamo indicare il cui contributo unico ha contribuito a ribaltare le sorti della guerra.”

“Il debito di gratitudine che gli è dovuto rende ancora più orribile, quindi, che sia stato trattato in maniera così disumana”, ha detto Brown. “Ci dispiace. Meritava molto di più.”

Oggi, Turing è salutato in alcuni ambienti come un tragico eroe gay. Ma in questo anno del centenario, i riflettori sono puntati sulla scienza piuttosto che sul sesso. Il dirigente di Google Vinton Cerf, che è considerato uno dei creatori di Internet, ha detto in una retrospettiva della BBC che sperava che le mostre e le celebrazioni di quest’anno avrebbero “aiutato a rendere Turing un eroe e un nome familiare al di là della comunità tecnica che venera la sua memoria.”

Testi su Turing

L’omaggio di Cerf è uno dei sette saggi sulla vita e l’eredità di Turing pubblicati sul sito della BBC questa settimana. Anche il sito britannico di Wired presenta una ricca varietà di prospettive per celebrare la Settimana di Turing. Questo fine settimana, luminari da tutto il mondo si riuniranno all’Università di Manchester per una conferenza sul centenario di Turing. Il video della conferenza sarà trasmesso in diretta. Fa tutto parte dell’Anno di Alan Turing.

Per leggere su Turing e i suoi tempi, si può iniziare con la biografia di Andrew Hodges del 1983, “Alan Turing: The Enigma”, che è stata ripubblicata in un’edizione del centenario. (Oltre al libro, Hodges mantiene un sito web biografico su Turing.org.uk). C’è anche un’edizione centenaria di “Alan M. Turing”, la biografia scritta nel 1959 da Sara Turing, la madre di Alan. “The Man Who Knew Too Much” è una biografia più recente del grande uomo, scritta da David Leavitt nel 2006.

Charles Petzold “The Annotated Turing” approfondisce il rivoluzionario documento di Alan Turing del 1936, mentre la Princeton University Press sta pubblicando “Alan Turing’s Systems of Logic: The Princeton Thesis”, un’edizione facsimile della tesi di dottorato di Turing. C’è anche “The Essential Turing”, una compilazione degli scritti più noti del ricercatore. E se state cercando qualcosa di nuovo che metta le conquiste di Turing in un contesto più ampio, date un’occhiata al libro di George Dyson, “Turing’s Cathedral: The Origins of the Digital Universe.”

C’è qualche augurio di compleanno che volete fare per il centenario? Sentitevi liberi di postarli come commenti qui sotto.

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Alan Boyle è msnbc.com’s science editor. Connettiti con la comunità di Cosmic Log “apprezzando” la pagina Facebook del log, seguendo @b0yle su Twitter e aggiungendo la pagina Cosmic Log alla tua presenza su Google+. Puoi anche controllare “The Case for Pluto”, il mio libro sul controverso pianeta nano e la ricerca di nuovi mondi.