Che cos’è un cifratore a blocchi?

Un cifratore a blocchi è un metodo di crittografia che applica un algoritmo deterministico insieme a una chiave simmetrica per crittografare un blocco di testo, piuttosto che crittografare un bit alla volta come nei cifrari a flusso. Per esempio, un comune cifratore a blocchi, AES, cripta blocchi di 128 bit con una chiave di lunghezza predeterminata: 128, 192, o 256 bit. I cifrari a blocchi sono famiglie di permutazioni pseudorandom (PRP) che operano su blocchi di bit di dimensione fissa. Le PRP sono funzioni che non possono essere differenziate da permutazioni completamente casuali e quindi sono considerate affidabili, finché non si dimostrano inaffidabili.

I modi di funzionamento dei cifrari a blocchi sono stati sviluppati per eliminare la possibilità di criptare blocchi di testo identici allo stesso modo, il testo cifrato formato dal blocco cifrato precedente viene applicato al blocco successivo. Un blocco di bit chiamato vettore di inizializzazione (IV) è anche usato dai modi di funzionamento per assicurare che i testi cifrati rimangano distinti anche quando lo stesso messaggio in chiaro è criptato un certo numero di volte.

Alcuni dei vari modi di funzionamento per i cifrari a blocchi includono CBC (cipher block chaining), CFB (cipher feedback), CTR (counter), e GCM (Galois/Counter Mode), tra gli altri. Sopra c’è un esempio di modalità CBC.

In cui un IV viene incrociato con il blocco di testo in chiaro iniziale e l’algoritmo di crittografia viene completato con una data chiave e il testo cifrato viene quindi emesso. Questo testo cifrato risultante viene quindi utilizzato al posto dell’IV nei successivi blocchi di testo in chiaro.

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