Citrato contro eparina per serrature catetere aferesi: un’analisi di efficacia
Introduzione: C’è una scarsità di letteratura medica riguardante l’efficacia delle soluzioni di blocco nella prevenzione della trombosi del catetere. Tradizionalmente, l’eparina è stata usata come anticoagulante di scelta per il blocco del catetere, ma ha molti effetti avversi associati al suo uso. Il citrato di sodio al 4% è un’interessante alternativa all’eparina.
Metodi: La nostra unità di plasmaferesi si è convertita a bloccare tutti i cateteri venosi centrali con citrato di sodio 4% al posto dell’eparina 100 unità/mL nel maggio 2010. Abbiamo condotto uno studio di coorte osservazionale retrospettivo di 2 anni confrontando i risultati dell’uso dell’eparina rispetto ai blocchi di citrato. Gli esiti esaminati sono stati la pervietà del catetere, i cambi di catetere, l’uso di alteplase e le infezioni del catetere.
Risultati: Durante il periodo di studio, sono stati identificati 84 pazienti sottoposti a un totale di 554 trattamenti di plasmaferesi. I problemi di flusso tra i trattamenti con citrato erano più frequenti di quelli tra il gruppo eparina (6,5% vs. 3,2%, P = 0,11, n = 554) ma questo non ha raggiunto la significatività statistica. La frequenza di problemi di flusso più gravi che richiedevano lo scambio del catetere o l’infusione di alteplase era più alta tra il gruppo del citrato rispetto al gruppo dell’eparina (3,2% vs. 1,3%, P = 0,11, n = 554). L’analisi di sottogruppo, stratificata per diagnosi, ha dimostrato che c’era una differenza statisticamente significativa nei problemi di flusso quando si confrontavano i pazienti con miastenia gravis (MG) con quelli senza MG. Non c’era alcuna differenza nelle infezioni da catetere tra i gruppi.
Conclusioni: Sulla base dei risultati del nostro studio, concludiamo che i blocchi di citrato e di eparina hanno un’efficacia simile nel mantenere la pervietà del catetere nei pazienti in plasmaferesi. Sono necessarie ulteriori ricerche per esaminare le differenze osservate tra i pazienti con MG rispetto a tutti gli altri pazienti.