Del 1930 Bugatti Type 35B Grand Prix

Gli italiani erano in cerca di vendetta. Per cinque anni di fila le Bugatti blu di Francia avevano trionfato nella loro gara più famosa, la Targa Florio, la prova definitiva dell’uomo e della macchina, tenutasi su un circuito di 67 miglia che si snodava intorno al nord montuoso della Sicilia. Contro le quattro Bugatti iscritte – quattro ufficiali e un privato – c’erano tredici delle auto più veloci d’Italia.

Le speranze dell’Italia per la gara del 1930 erano riposte nella nuova – ma difficile da gestire – Alfa Romeo 2 litri guidata dal saturnino Achille Varzi, ma quasi fin dall’inizio il suo unico serio rivale era la Bugatti Type 35B guidata dall’astuto monegasco Louis Chiron. Chiron partì con dodici minuti di vantaggio su Varzi, ma l’italiano lo raggiunse e lo superò al primo giro, quando Chiron scese al quarto posto. Chiron rispose brillantemente, e alla fine del secondo giro era in seconda posizione, una posizione che mantenne fino alla fine, finendo a meno di due minuti da Varzi in una gara di 335 miglia piena di incidenti in cui entrambi gli uomini avevano distrutto tutti i record sul giro esistenti.

Quella fu, a quanto pare, la prima e ultima gara come auto ufficiale per la Bugatti di Chiron, telaio n. 4959, perché sei settimane dopo fu venduta all’imprenditore Charles Terres Weymann di Parigi per 92.000 franchi. Tuttavia, fu registrata per la prima volta a Raoul Arthez di Pau nei Pirenei il 5 agosto 1930. Lo iscrisse a tre Grands Prix nella regione quell’autunno, non riuscì a finire in due e non partì nel terzo. E questa, a quanto pare, fu la fine della carriera agonistica di quest’auto.

Remarcabilmente, fu poi persa di vista per i successivi tre quarti di secolo, solo essendo stata scoperta nella regione di Pau nel 2006, parzialmente smontata con tutti i componenti principali presenti.