Guerra di Aroostook
Guerra di Aroostook, (1838-39), conflitto incruento sul conteso confine tra lo stato americano del Maine e la provincia canadese britannica del New Brunswick. Il trattato di pace del 1783 che concludeva la Rivoluzione Americana aveva lasciato poco chiara la posizione di un presunto “highlands”, o spartiacque, che divideva le due aree. I negoziatori della Gran Bretagna e degli Stati Uniti negli anni successivi non riuscirono a raggiungere un accordo, e la questione fu deferita al re dei Paesi Bassi, che nel 1831 rese una decisione alla quale i cittadini del Maine si opposero strenuamente, costringendo il Senato degli Stati Uniti a respingerla.
Nel frattempo, i coloni del New England e i boscaioli del Canada si stavano spostando nella zona contesa di Aroostook, e nel 1838-39 il conflitto si riscaldò, con funzionari e bande di uomini di entrambe le parti che arrestavano e facevano prigionieri gli “intrusi”. Nel marzo del 1839 le truppe britanniche del Quebec raggiunsero Madawaska, il settore americano di Aroostook, e la legislatura del Maine stanziò immediatamente 800.000 dollari e richiese 10.000 miliziani volontari che, nel giro di una settimana, furono inviati ad Aroostook. Il Congresso degli Stati Uniti votò per 50.000 uomini e 10.000.000 di dollari, e il gen. Winfield Scott fu ordinato ad Augusta, nel Maine, dal presidente Martin Van Buren per mantenere la pace. Il 21 marzo 1839, lui e il negoziatore britannico, Sir John Harvey, concordarono una tregua e un’occupazione congiunta del territorio in disputa fino a quando non fosse stato raggiunto un accordo soddisfacente. Il confine fu poi stabilito dal trattato Webster-Ashburton del 1842.