Infarto osseo
L’infarto osseo è un termine usato per riferirsi all’osteonecrosi nella metafisi o diafisi di un osso. La necrosi è un tipo di morte cellulare dovuta a una lesione cellulare irreversibile, che può essere riconosciuta al microscopio da alterazioni nel citoplasma (diventa eosinofilo) e nel nucleo (rigonfiamento, picnosi, carioressia, carioolisi). L’infarto osseo è il risultato dell’ischemia, che può portare alla distruzione dell’architettura ossea, al dolore e alla perdita di funzione 1. Gli infarti ossei hanno numerose cause e hanno caratteristiche di imaging abbastanza distinte sulla radiografia convenzionale, TC e RMN.
Terminologia
L’infarto midollare è un termine abbastanza equivalente a infarto osseo ma è usato meno frequentemente. Il termine può anche essere applicato ad alcuni casi che coinvolgono l’epifisi, ma non dovrebbe essere usato per descrivere l’osteonecrosi subcondrale, nel qual caso si preferisce la necrosi avascolare (AVN).
Patologia
L’infarto inizia quando l’apporto di sangue ad una sezione dell’osso viene interrotto. Una volta che un infarto è stabilito, si sviluppa un nucleo centrale necrotico che è circondato da una zona ischemica iperemica. Con il tempo il tessuto di granulazione del collagene si stratifica intorno al nucleo necrotico. La demarcazione tra il normale midollo circostante, la zona ischemica e il nucleo necrotico spiega molte delle apparenze radiografiche degli infarti ossei.
A causa del minore diametro dei vasi terminali e della mancanza di vascolarizzazione collaterale, le superfici articolari convesse sono le più colpite. La compromissione del flusso sanguigno può essere causata da compressione vascolare, trauma, occlusione dei vasi da parte di bolle di azoto (malattia di Caisson) o cellule falciformi rigide (anemia falciforme). Il meccanismo di ischemia e necrosi in altre osteonecrosi non traumatiche non è ancora completamente compreso 1.
Eziologia
Le cause generali di osteonecrosi includono:
- traumi
- malattia di Caisson
- emoglobinopatie, ad es. falcemia 2
- radioterapia
- disordini del tessuto connettivo
- trapianto renale
- eccesso di corticosteroidi (sia endogeni che esogeni)
- pancreatite
- gotta
- malattia di Gaucher
- alcol
- malattia di Behçet 9
L’elenco di cui sopra si applica sia all’infarto osseo che alla necrosi avascolare subcondrale. Alcune condizioni hanno più probabilità di portare a una piuttosto che all’altra: La malattia falciforme e la malattia di Gaucher causano molto comunemente infarti ossei e meno comunemente causano AVN subcondrale.
Caratteristiche radiografiche
Le caratteristiche generali includono:
- localizzazione
- medullare
- metafisaria
- bordo serpiginoso
- spesso simmetrico e/o multiplo
Radiografia piana
C’è un ritardo significativo tra l’inizio dell’infarto e lo sviluppo dei segni radiografici. La descrizione classica è quella di una lesione midollare di lucidità centrale simile a un foglio, circondata da una sclerosi a conchiglia con un bordo serpiginoso. Si possono vedere anche calcificazioni discrete e periostiti.
CT
Generalmente non rivela molto di più del film semplice.
MRI
Una caratteristica importante nel differenziare l’infarto osseo da altre lesioni midollari è che il segnale centrale rimane solitamente quello del midollo normale. Il midollo non viene sostituito.
- T1
- serpiginoso segnale periferico basso dovuto al tessuto di granulazione e, in misura minore, sclerosi
- l’orlo periferico può aumentare il segnale post gadolinio
- centrale di solito quello del midollo
- T2
- infarto acuto può mostrare un’area non specifica mal definita di alto segnale
- segno di doppia linea: anello interno iperintenso di tessuto di granulazione e un anello esterno ipointenso di sclerosi
- l’assenza del segno della doppia linea non esclude l’infarto osseo
- segnale centrale di solito quello del midollo
- l’eco a gradiente
- mostrerà anche la doppialinea
- edema oscurato dalla suscettibilità
Medicina nucleare
- scansione ossea
- nessuna captazione (punto freddo) dove l’apporto di sangue è assente
- moderatamente aumentata captazione alla periferia durante la fase acuta
Trattamento e prognosi
complicazioni
- Gli infarti ossei possono occasionalmente dedifferenziarsi in un tumore come il 5-7:
- istiocitoma fibroso maligno (più comune 8)
- sarcoma osteogenico
- fibrosarcoma dell’osso
- angiosarcoma dell’osso (estremamente raro)
- questo più comunemente si verifica intorno al ginocchio 8.
- gli infarti midollari possono funzionare come sequestri, predisponendo i pazienti a osteomieliti e infezioni dei tessuti molli 10.
Diagnosi differenziale
Le considerazioni generali di imaging includono:
- encondroma: matrice condroidea, segnale midollare centrale assente
- fibroma non ossificante in via di guarigione
- midollo rosso normale: non si estende oltre la cicatrice fisiologica
- tumore midollare: segnale midollare centrale assente