La studiosa condivide curiosità sul sul sultano al-Malik al-Kamil

di Elena Dini

ROMA- Quest’ultimo anno nel dialogo cattolico-musulmano è stato molto incentrato sull’incontro tra San Francesco e il sultano al-Malik al-Kamil. La celebrazione dell’800° anniversario di tale evento ha ispirato molti incontri e colloqui. Il mese scorso, Aljaž Krajnc, studioso residente al Centro Laico e studente al Pontificio Istituto di Studi Arabi e Islamici, è stato invitato a Lubiana per parlare alla “Conferenza scientifica internazionale sul dialogo tra cristiani e musulmani nell’800° anniversario dell’incontro tra San Francesco d’Assisi e il Sultano al-Kamil in Egitto”. L’evento è stato organizzato dalla Provincia Francescana Slovena e dalla Facoltà di Teologia (Università di Lubiana). Il discorso di Krajnc era sul ruolo di al-Malik al-Kamil nella storia dell’Islam e, più specificamente, sul concetto di “sultano”.

In previsione della conferenza di padre Jason Welle del 12 novembre su “Fraternità oltre le frontiere”, abbiamo chiesto a Krajnc di condividere alcune curiosità sulla figura di al-Malik al-Kamil.

Sapevate che al-Malik al-Kamil divenne sultano solo un anno prima di incontrare San Francesco?

Al-Malik al-Kamil nacque nella famiglia regnante della dinastia Ayyabid. Il fondatore della dinastia era Salah al-Din b. Ayyub. Ayyubid, in Occidente meglio conosciuto come Saladino. Al-Malik al-Kamil fu a lungo vice di suo padre e del sultano ayyabide Malik al-?Adil per l’Egitto. Nell’anno 1218 accaddero due cose: I Franchi arrivarono sulle coste dell’Egitto; e al-Malik al-?Adil morì. Al-Malik al-Kamil, che non era privo di esperienza politica, divenne il nuovo sultano. A causa della natura dinastica della dinastia ayyubide, al-Kamil dovette prestare attenzione agli appetiti politici degli altri membri della sua famiglia. Quando incontrò Francesco nel 1219, aveva molte cose in testa!

Sapevi che per il sultano ayyubide al-Malik al-Kamil vivere con i cristiani faceva parte della “vita quotidiana”?

Al-Malik al-Kamil visse in Egitto per gran parte della sua vita. Anche se l’Islam era presente da 600 anni, una parte della popolazione rimaneva cristiana; infatti, l’Egitto divenne una zona a maggioranza musulmana solo nel X secolo circa. Fino ad allora, la maggioranza era stata cristiana. La dominazione cristiana più diffusa in Egitto ai tempi di al-Malik al-Kamil era la Chiesa copta ortodossa, e questo vale anche per oggi. Ciò significa che al-Malik al-Kamil, come sovrano d’Egitto, conosceva abbastanza bene i cristiani e le loro abitudini.

Lo sapevi che al-Malik al-Kamil avrebbe avuto una corrispondenza scritta in arabo con il re siciliano e l’imperatore del Sacro Romano Impero Federico II?

Al-Malik al-Kamil aveva nella sua corte un diplomatico molto competente Fahr al-Din b. al-Sayh. Attraverso questo diplomatico, entrò in contatto con Federico II. L’imperatore trascorse la sua giovinezza in Sicilia, dove a quel tempo la cultura araba era molto presente. Per questo motivo si suppone che Federico leggesse e parlasse perfettamente l’arabo. Alcuni storici affermano addirittura che la Sicilia era a quel tempo il centro della scienza araba. Federico II era molto curioso del mondo e della civiltà araba e acquisì una solida conoscenza del mondo e della cultura di lingua araba. Ci sono resoconti che egli aveva persino una corrispondenza scritta con al-Malik al-Kamil, dove discutevano non solo di attualità, ma anche di filosofia. Più tardi, nel 1228, fecero un trattato con il quale i cristiani ottennero un corridoio d’accesso a Gerusalemme e alla città stessa, eccetto il Monte del Tempio.