Labirinto osseo
Il labirinto osseo (anche labirinto osseo o capsula ottica) è la parete esterna rigida e ossea dell’orecchio interno nell’osso temporale. Consiste di tre parti: il vestibolo, i canali semicircolari e la coclea. Queste sono cavità scavate nella sostanza dell’osso e rivestite da periostio. Contengono un fluido chiaro, la perilinfa, in cui si trova il labirinto membranoso.
Labyrinthus osseus
A15.3.03.003
692, 6936
Terminologia anatomica
Un sistema di classificazione delle fratture in cui le fratture dell’osso temporale rilevate alla TAC sono delineate in base alla rottura della capsula ottica è stato trovato per essere predittivo delle complicazioni del trauma all’osso temporale come la lesione del nervo facciale, sordità neurosensoriale e otorrea da liquido cerebrospinale. Nelle immagini radiografiche, la capsula ottica è la porzione più densa dell’osso temporale.
Nell’otospongiosi, una delle principali cause di perdita dell’udito in età adulta, la capsula ottica è esclusivamente interessata. Quest’area normalmente non subisce alcun rimodellamento nella vita adulta ed è estremamente densa. Con l’otospongiosi, l’osso encondrale normalmente denso è sostituito dall’osso haversiano, una matrice spugnosa e vascolare che provoca una perdita uditiva neurosensoriale dovuta alla compromissione della capacità conduttiva degli ossicini dell’orecchio interno. Questo si traduce in ipodensità alla TAC, con la porzione colpita per prima che di solito è la fissula ante fenestram.