Le migliori mostre nei musei e nelle gallerie di Los Angeles a marzo
Siamo benedetti da un’abbondanza di musei e gallerie d’arte qui a Los Angeles, ma con così tanti spettacoli che ruotano dentro e fuori in ogni momento, può essere difficile tenere il passo. Nessuno vuole essere la persona che scopre una bella mostra solo quando sta chiudendo e sta andando fuori città. Per aiutarti a trarre il massimo dalle tue visite alle gallerie, consulta la nostra guida mensile alle migliori mostre nei musei di L.A.
- Lawrence Weiner: On View – Regen Projects
- Fino al 4 aprile
- Catherine Opie: Rhetorical Landscapes – Regen Projects
- Fino al 4 aprile
- Evan Nesbit: Open Objects – Roberts Projects
- All of Them Witches – Jeffrey Deitch
- Chiude l’11 aprile
- Julie Mehretu – LACMA
- Hollywood Dream Machines – Petersen Automotive Museum
- Cross Colours: Black Fashion in the 20th Century – California African American Museum
- Lauren Halsey – David Kordansky Gallery
- Chiude il 14 marzo
- Zoya Cherkassy: Soviet Childhood – Fort Gansevoort
Lawrence Weiner: On View – Regen Projects
Fino al 4 aprile
https://www.instagram.com/p/By7SBfuCjso/
Lawrence Weiner è stato uno dei nomi principali del movimento artistico concettuale degli anni ’60, e il suo lavoro ritorna a Regen Projects per la sua decima mostra con la galleria. On View presenta una serie di installazioni su larga scala basate su testi.
Catherine Opie: Rhetorical Landscapes – Regen Projects
Fino al 4 aprile
https://www.instagram.com/p/B9FVQxKBkoa/
L’icona dell’arte di Los Angeles Catherine Opie presenta una mostra incentrata sul suo primo lavoro cinematografico, The Modernist. Il film d’animazione presenta “collage politici” dell’era Trump, presentati su schermi simili ad iPhone.
Evan Nesbit: Open Objects – Roberts Projects
L’audace sensibilità cromatica di Evan Nesbit sarà esposta in questa mostra, che comprende i suoi dipinti e lavori in fibra. Nesbit è noto per il suo astratto, che incorpora un uso acuto del materiale e del modello.
All of Them Witches – Jeffrey Deitch
Chiude l’11 aprile
https://www.instagram.com/p/B8zqnV5FWHK/
Questa mostra collettiva è organizzata intorno a ciò che i curatori chiamano una comune “sensibilità stregonesca”. I pezzi in mostra attingono a immagini che suggeriscono l’occulto o il soprannaturale per parlare di potere, corpo e genere.
Julie Mehretu – LACMA
Un’altra collaborazione tra il LACMA e il Whitney Museum of American Art di New York City, questa è la prima retrospettiva completa della carriera di Julie Mehretu. L’artista 49enne, nata in Etiopia, realizza opere che affrontano il colonialismo, la storia, il capitalismo, lo spostamento e la guerra. La mostra comprende oltre 70 opere, tutte realizzate a partire dal 1996.
Hollywood Dream Machines – Petersen Automotive Museum
In collaborazione con il ComicCon Museum, il Petersen ha riunito un gruppo di auto dai classici film di fantascienza e fantasy. Oggetti di scena a grandezza naturale da film come Bladerunner, Ritorno al futuro e Batman, sono in mostra, insieme a disegni e modelli.
Cross Colours: Black Fashion in the 20th Century – California African American Museum
Cross Colours era un marchio emergente di una coppia di stilisti neri di Los Angeles quando Will Smith iniziò a sfoggiare i loro abiti sullo schermo nei primi episodi di The Fresh Prince of Bel Air. Presto il marchio, sempre informato dall’afrocentrismo e dalla politica progressista, divenne un fenomeno nazionale. Questa mostra si immerge nei 30 anni del marchio, dai tessuti vintage che hanno informato i disegni, a come l’azienda ha usato la moda come piattaforma per affrontare la giustizia sociale.
Lauren Halsey – David Kordansky Gallery
Chiude il 14 marzo
https://www.instagram.com/p/B6LfkxnjN9e/
Lauren Halsey (una delle nostre persone da guardare nel 2020) inizia l’anno con una mostra di opere scultoree dipinte, la sua prima mostra personale alla David Kordansky Gallery. Aspettatevi di essere trasportati dal Mid-Wilshire al “vivido, mitopoietico hauntscape del South Central Los Angeles.”
Zoya Cherkassy: Soviet Childhood – Fort Gansevoort
Questo gruppo di dipinti e disegni di Zoya Cherkassy usa gli stili del realismo sovietico e del modernismo per ritrarre scene che l’artista, che aveva solo 15 anni quando l’Unione Sovietica crollò, ricorda dalla vita quotidiana della sua infanzia.
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