Museo del Big Hole e della Miniera Aperta

Nel 1866, Erasmus Jacobs trovò un piccolo ciottolo bianco nella fattoria De Kalk sulle rive del fiume Orange vicino a Hopetown nell’ex Colonia del Capo. Quel sassolino si rivelò essere un diamante di 21,25 carati.

Solo cinque anni dopo i fratelli De Beers diedero ai cercatori di diamanti olandesi il permesso di scavare nella loro piccola fattoria Vooruitzicht, 122 km a nord del punto in cui fu scoperto il sassolino. Un diamante ancora più grande di 83,5 carati fu trovato sulle pendici di una piccola collina chiamata Colesberg Kopje, che portò alla prima corsa al diamante nella zona. Assediati dai cacciatori di fortuna, i fratelli De Beers vendettero la loro fattoria e si trasferirono altrove.

I minatori iniziarono ad arrivare a migliaia. Una città di frontiera, New Rush, fu costruita rapidamente, e case spaziose sorsero dalla polvere. Nel giugno 1873, New Rush fu ribattezzata Kimberley in onore di John Wodehouse, conte di Kimberley e segretario di stato britannico per le colonie.

Tra i cercatori più ambiziosi c’erano due inglesi, Cecil J. Rhodes e Barney Barnato. Ambiziosi e intraprendenti, comprarono un’azienda dopo l’altra e diventarono i più grandi proprietari di miniere della zona. Nel 1888, fusero le loro compagnie, e così nacque la De Beers Consolidated Mines Limited, il precursore dell’azienda che ancora oggi gioca un ruolo di primo piano sulla scena dei diamanti, e che ha ancora la sua sede a Kimberley.

La complessa rete di strade di Kimberley è un ricordo topografico di un passato caotico. E non uno, ma cinque grandi buchi, e una serie di miniere più piccole, sono stati scavati nella terra, raggiungendo sempre più in profondità i suoi tubi bluastri di Kimberlite, ricchi di diamanti. La più grande, la Kimberley Mine, o “Big Hole”, copriva 170.000 metri quadrati, raggiungeva una profondità di 240 metri e produceva tre tonnellate di diamanti. La miniera fu chiusa nel 1914, anche se tre dei fori – Du Toitspan, Wesselton e Bultfontein – continuarono a funzionare fino al 2005.

Oggi il Big Hole fa parte di un museo più grande. Si tratta di un unico museo all’aperto con piattaforme di osservazione e una vasta selezione di case, uffici e negozi originali. Il museo vanta la casa più antica di Kimberley (importata dall’Inghilterra nel 1877), il pub The Digger’s Rest, l’accademia di boxe di Barney Barnato, un negozio di tabacchi, una ricostruzione della casa dei De Beers e finti scavi di diamanti.