Prestazioni diagnostiche delle misure di angolo della camera anteriore per rilevare gli occhi con angoli stretti: uno studio OCT del segmento anteriore

Obiettivo: Valutare le prestazioni diagnostiche delle misurazioni degli angoli dalle immagini della tomografia a coerenza ottica del segmento anteriore (AS-OCT) per identificare gli occhi con angoli stretti.

Metodi: Abbiamo condotto uno studio trasversale basato sulla comunità di individui di 50 anni o più che avevano occhi fachici e che sono stati sottoposti a imaging AS-OCT al buio da un singolo operatore e a gonioscopia da un oculista mascherato ai risultati AS-OCT. Un occhio è stato considerato avere angoli stretti se il reticolo trabecolare pigmentato posteriore non era visibile per almeno 180° alla gonioscopia. Le immagini orizzontali AS-OCT sono state analizzate per le seguenti misurazioni utilizzando un software personalizzato: distanza di apertura degli angoli (AOD) a 250, 500 e 750 μm dallo sperone sclerale; area dello spazio trabecolare-iris (TISA) a 500 e 750 μm; e area della rientranza dell’angolo (ARA) a 750 μm. Aree sotto le curve caratteristiche operative del ricevitore (AUCs) sono state generate per AOD, TISA e ARA per valutare le prestazioni di queste misure nel rilevare gli occhi con angoli stretti.

Conclusioni: L’AOD750 è la misura dell’angolo più utile per identificare gli individui con angoli stretti gonioscopici nelle immagini AS-OCT graduabili. La scarsa definizione dello sperone sclerale preclude l’analisi quantitativa in circa il 25% delle immagini AS-OCT.