Trattare la tachicardia sopraventricolare con Adenosina
Il pronto soccorso viene chiamato in un ambulatorio medico locale per una donna di 53 anni che lamenta debolezza e palpitazioni.
I sintomi sono iniziati all’inizio della giornata al campo da tennis. Il paziente ha sperimentato un altro episodio circa 2 anni prima che si è rivelato autolimitante.
Non prende farmaci e non ha allergie note ai farmaci.
Il paziente appare ansioso ma è orientato su persona, luogo, tempo ed evento.
Segni vitali sono valutati:
- HR: 200
- NIBP: 134/102
- RR: 18
- Temp: 98.4 F
- SpO2: 95% su RA
- BGL: 88
Un ECG a 12 derivazioni è ottenuto dai paramedici.
I paramedici notano una tachicardia regolare a complesso stretto ad un ritmo di circa 200/min.
Potrebbe essere tachicardia sinusale?
E’ dubbio. Non ci sono onde P visibili. Inoltre, la massima frequenza sinusale teorica è 220 meno l’età (più o meno 10%). Per questo paziente, ciò significa un valore compreso tra 167 e 184.
Si tentano manovre vagali, ma senza successo.
Come nota a margine, il REVERT Trial che è stato pubblicato quest’anno ha introdotto una modifica posturale (elevazione delle gambe e posizionamento supino) alla manovra di Valsalva standard per il trattamento di SVT che ha riportato il 40% dei pazienti al ritmo sinusale rispetto al 17% per la manovra di Valsalva standard.
Si può vedere un video della tecnica qui: https://www.youtube.com/watch?v=8DIRiOA_OsA
In questo caso, viene avviata una flebo e vengono somministrati 12 mg di adenosina in rapida spinta IV seguita da un bolo di 20 ml con siringa di soluzione fisiologica normale allo 0,9%.
Il ritmo viene convertito con successo e si ottiene un altro ECG a 12 derivazioni.
Si deve notare che modeste anomalie aspecifiche dell’onda ST/T non sono rare subito dopo la conversione della SVT al ritmo sinusale. Il principale determinante della domanda di ossigeno del miocardio è la frequenza cardiaca!
Punti da prendere in considerazione
La massima frequenza sinusale teorica è 220 meno l’età (più o meno 10%).
L’adenosina dovrebbe essere usata solo per tachicardie regolari! Può essere pericoloso nell’impostazione di fibrillazione atriale e Wolff-Parkinson-White Syndrome.
Registrare un ECG a 12 derivazioni quando possibile prima di trattare una tachicardia a complesso stretto con adenosina. Può essere utile in seguito, quando il paziente viene indirizzato a un cardiologo o elettrofisiologo.
Considerare una modifica posturale (elevazione delle gambe e posizionamento supino) alla manovra di Valsalva per migliorare il tasso di conversione.
Considerare l’applicazione di pastiglie di defibrillazione prima della somministrazione di adenosina.
I farmaci dipiridamolo (Persantine) e carbamazepina (Tegretol) possono potenziare l’adenosina.