Voci della collezione

Descrizione

La raccolta di testi conosciuta come le Vite dei santi fu scritta da Ælfric di Eynsham (c. 950-c. 1010), tra il 990 e il 1002. Queste agiografie – vite scritte o biografie di santi – erano progettate per commemorare le feste di particolari santi (giorni del calendario cristiano in cui le funzioni religiose erano dedicate a un santo specifico).

Qual era lo scopo delle Vite dei santi?

La raccolta sembra essere stata destinata alla lettura, piuttosto che alla predicazione, e il suo scopo era chiaramente didattico ed educativo. Nella prefazione al testo Ælfric dice di aver intrapreso il lavoro su richiesta di due patroni, Æðelweard e Æthelmaer. Nella seconda immagine digitalizzata qui (f. 3v), la frase che inizia con una lettera rossa recita:

ÆLFRIC GRET EADMODLICE ÆÐELǷERD EALDORMAN & ic secge þe leof þæt Ic hæbbe nu gegaderod on þyssere bec þæra halgena þrowunga þe me to onhagode englisc to aƿendene

Who was Ælfric?

Ælfric era l’abate di un’abbazia benedettina a Eynsham, Oxfordshire. Non sappiamo da dove venisse, ma la forma di inglese antico in cui scriveva suggerisce che provenisse dal regno anglosassone del Wessex.

Ælfric scrisse omelie (sermoni) e vite di santi che avevano lo scopo di rendere gli scritti religiosi ortodossi disponibili ai laici. Ælfric è spesso lodato per il suo stile di prosa chiaro e nitido, e ha semplificato le sue fonti, dando alle vite dei santi un chiaro filo narrativo. Le Vite dei santi, che risalgono a più tardi nella sua vita, usano i ritmi e le allitterazioni dei versi e spesso contengono un linguaggio poetico.

Anche se sopravvivono alcune sue opere latine, Ælfric scrisse principalmente in inglese antico, la lingua degli anglosassoni. Le Vite dei santi hanno una prefazione sia in latino che in inglese antico. Il suo lavoro fu popolare e influente: sopravvivono circa 30 manoscritti delle precedenti omelie cattoliche, e le sue opere continuarono ad essere copiate fino alla seconda metà del XII secolo.

Il manoscritto

Questo manoscritto risale al primo terzo dell’XI secolo e contiene quindi una delle prime copie conosciute delle Vite dei Santi di Ælfric, insieme ad altri due testi a lui associati e a quattro vite di santi anonimi (Eufrosine, Eustachio, Maria d’Egitto e i Sette Dormienti). Fu probabilmente realizzato nell’abbazia benedettina di Bury St Edmunds o a Canterbury. Contiene glosse e correzioni che sembrano essere state scritte all’inizio dell’XI secolo.

Vedi una serie completa di immagini del manoscritto digitalizzato.