Aesthetica Magazine – Gordon Matta-Clark: Anarchitettura
Gordon Matta-Clark viene celebrato in una grande mostra alla galleria Marian Goodman di Parigi, la prima in oltre due decenni. Una gamma di discipline, come la sua continua sperimentazione in fotografia, collage, disegni e film, forniscono una testimonianza della diversa carriera di un pioniere dell’avanguardia degli anni ’70.
La formazione di Matta-Clark come architetto ha avuto un’influenza determinante sulla sua pratica. Le conoscenze fondamentali provenienti da precedenti esperienze di design hanno ispirato un ripensamento dello spazio, per riflettere sulla percezione della struttura e per considerare ogni luogo come un oggetto. I building-cuts hanno permesso una reimmaginazione delle viste convenzionali, di mettere in discussione la funzione del professionista nella sfera pubblica e, infine, di creare un’opera effimera senza costruire o aggiungere alcun elemento.
Immagini, illustrazioni e indagini sul cinema sono tutti informati da una visione concettuale unica infusa di nozioni architettoniche. Nel frattempo, il disegno è un elemento della collezione che viene spesso trascurato, nonostante sia una costante di tutta la sua carriera. I quaderni recuperati dopo la sua morte nel 1978 rivelano schizzi eseguiti rapidamente che perseguono un motivo ricorrente che ricorda il metodo surrealista dei disegni automatici. Arrows, Energy Forms e Energy Rooms forniscono una documentazione unica di direzioni, flussi di energia e circolazioni di spazio.
Due dei progetti iconici di Matta-Clark occupano un posto centrale nella mostra. Conical Insect (1975), concepito per la Biennale di Parigi dello stesso anno, consisteva in edifici adiacenti del XVII secolo che dovevano essere demoliti. Nel corso di diverse settimane, un cono di quattro metri di diametro è stato scavato, scendendo nel centro della struttura. Sous-sols de Paris (1977) rappresenta un cambiamento negli interessi dell’artista, concentrandosi sulle fondamenta e gli spazi sotterranei che secondo lui catturano l’immaginario collettivo. Sei stampe fotografiche formano una narrazione visiva di diversi strati archeologici e architettonici della città francese che hanno fornito una grande quantità di ispirazione, così come nuovi York.
Graffiti Photoglyph (1973) e Walls (1972), insieme a film come Days’ End (1975) e City Silvers (1976) forniscono ulteriori dimostrazioni del paesaggio metropolitano come influenza culturale e si avventura in altre pratiche creative.
Galerie Marian Goodman, Parigi, fino al 19 gennaio. Visita: www.mariangoodman.com
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Credits
1. Gordon Matta Clark Conical Insect (1975). Per gentile concessione della Galleria Marian Goodman.
Posto il 15 dicembre 2016