Albinoni

Biografia

Biografia

Tomaso Albinoni (1671-1751) fu un compositore barocco italiano e contemporaneo di Vivaldi. Albinoni era famoso ai suoi tempi come compositore d’opera, tuttavia è principalmente ricordato oggi per la sua musica strumentale tra cui il suo Adagio in sol minore.

Vita e musica
Nato in una ricca famiglia di fabbricanti di carta che producevano carte da gioco e possedevano diversi negozi a Venezia, Albinoni sperperò i suoi doni da giovane.
Nonostante i suoi eccezionali talenti come cantante, violinista e compositore, durante la sua adolescenza si abbandonò alla vita di un ‘dilettante’ di talento tra amici artisti. Il successo delle sue Sonate Trio Op. 1 nel 1694 cambiò rapidamente tutto questo.
Il pubblico veneziano cominciò a stancarsi delle vecchie formule operistiche, e a questo punto, Albinoni arrivò vicino a rinunciare.
Questo portò a un drammatico rallentamento della linea di produzione Albinoni durante gli anni 1730 e 1740.
Secondo il suo certificato di morte, Albinoni era stato costretto a letto negli ultimi due anni della sua vita.
Albinoni fu fondamentale nello stabilire la forma di concerto veloce-lento-veloce, in tre movimenti, e i suoi concerti per oboe furono tra i primi del loro genere mai pubblicati da un compositore italiano.
La sua tecnica di aprire i movimenti più veloci con un motto insistente, che viene poi usato per legare insieme l’intero movimento, ha lasciato il segno nel lavoro di innumerevoli compositori.
Ma la parte di gran lunga più prolifica della sua produzione sono le sue 53 opere conosciute, tuttavia solo tre di queste sono ancora intatte, la maggior parte delle altre sono andate perdute tranne una manciata di arie.
All’inizio degli anni 1720, Albinoni aveva mantenuto la posizione di compositore più popolare per oltre un decennio.
Lo sapevi?
Albinoni è meglio conosciuto per un pezzo, il suo Adagio per organo e archi, ma non lo ha scritto – o non lo ha finito. Un professore italiano ha trovato un frammento di manoscritto in una biblioteca tedesca circa duecento anni dopo la morte di Albinoni, e il professore ha ricostruito l’intero pezzo intorno a quelle poche righe.

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