Anu Nadella

Fare il genitore è stata per me un’arte appresa. Eppure sapevo istintivamente che più mettevo nel benessere dei miei figli, migliore sarebbe stata la loro salute a lungo termine. È lo stesso per il Seattle Children’s. Ogni volta che un bambino riceve cure o uno studio di ricerca si conclude, l’istituzione impara di più e i bambini di tutto il mondo beneficiano dei miglioramenti.

Ecco perché ho detto di sì quando mi è stato chiesto di co-presiedere la campagna It Starts With Yes. È una grande opportunità per aiutare più persone nella nostra comunità a capire l’impatto che l’ospedale ha sulla salute dei bambini e la pratica della medicina pediatrica. Ed è un modo per dire “grazie” a tutti coloro che al Seattle Children’s vivono ogni giorno la promessa di speranza, assistenza e cura. Queste tre parole risuonano anche profondamente con me.

Nostro figlio Zain è nato con paralisi cerebrale 20 anni fa, e il Seattle Children’s è stato lì per noi in ogni momento. Abbiamo usato ampiamente i servizi e le competenze dell’ospedale – e il nostro viaggio è stato niente meno che stimolante.

Penso ai medici che mi includono come parte della squadra. Le infermiere che si buttano per aiutare anche dopo la fine del loro turno. E alla forza, alla resilienza e alla fiducia che i bambini come mio figlio mostrano anche quando sono più vulnerabili. Se possono venire al tavolo con il loro massimo sforzo, allora posso dire sì alla campagna di raccolta fondi.

Raccogliere consapevolezza e denaro per Seattle Children’s è un onore – e un investimento critico nella salute dei nostri bambini oggi e nel futuro.

Altre ragioni per cui diciamo sì

Dr. Rebecca Gardner