La colonna sonora alternativa di Cinquanta sfumature, dagli appassionati di BDSM

C’è un modo meno sexy di passare il weekend di San Valentino che guardare Cinquanta sfumature di grigio? Mettendo da parte il fatto che è basato su un romanzo “erotico” che si riferisce costantemente ai genitali femminili come “là sotto”, Cinquanta sfumature è stato criticato da molti per le dinamiche di potere distorte che promuove; con lo stalking, la possessività e i loschi confini del consenso, la relazione tra i due protagonisti è al limite dell’abuso.

Andrea Zanin, uno scrittore, accademico e educatore BDSM con sede a Toronto, lo dice meglio: “(Cinquanta sfumature di grigio) è abbastanza perverso da far sentire la gente titillata, ma li tiene anche a loro agio con i classici tropi malsani delle fiabe che già conoscono”, dice a Dazed. “La relazione tra Christian e Ana è terribilmente incasinata. Solo perché Christian ha una tecnica BDSM decente non nega che sia uno stalker abusivo e controllante. Solo perché ad Ana piace il sesso e (a volte) il gioco BDSM non la rende meno manipolatrice, gelosa e giudicante. Questi due personaggi sono un enorme mucchio di tossici”

Il fatto che questo pasticcio sia stato avvolto in un fiocco e servito come un ideale romantico a San Valentino non è altro che deprimente; e ancora più deprimente è il fatto che così tanti brillanti musicisti – Sia, The Weeknd, Beyoncé – abbiano avallato questo ideale contribuendo con musica originale al film. Non solo lo hanno avallato, ma lo hanno rispecchiato: Bey ha scelto una delle sue prime canzoni più incasinate da ri-registrare per la colonna sonora (si pensi al testo di “Crazy In Love”: “quando parlo con i miei amici così tranquillamente,/’chi si crede di essere?’/guardando cosa mi hai fatto”) e The Weeknd è schifoso come sempre su “Earned It”.

Questo film è tutt’altro che sexy, e lo è anche la musica che lo accompagna; così Dazed ha parlato con Andrea, Elise Peterson (scrittrice per Adult Magazine ed ex dominatrice), e due dommes professioniste – Lady Grace Marie e Lady Lila Stern – per scoprire cosa ci sarebbe nella loro colonna sonora ideale di 50 sfumature di grigio. Dal riot grrrl della gioventù ribelle al classico R&B, non puoi mai prevedere esattamente cosa potrebbe farti eccitare: oltre alle canzoni qui elencate, altre menzionate includevano una gamma che andava da “Rope Burn” di Janet Jackson a “Do I Wanna Know?” degli Arctic Monkeys. Ecco uno spaccato della musica che queste donne trovano più eccitante e più liberatoria di qualsiasi cosa prescritta da Hollywood, sia dentro la prigione che fuori.

ADINA HOWARD – “FREAK LIKE ME”

Elise Peterson: Ricordo vividamente che avevo sette anni e cantavo silenziosamente ogni parola di questa canzone sul sedile posteriore della Ford Fox bianca di mia madre. Adina Howard era in anticipo sui tempi. Il mondo non era pronto a vedere una donna nera liberata che parlava di sesso in modo così fluido nei suoi testi. Adesso, da adulta, ho tutta la vita a cantare le sue canzoni ad alta voce.