Effetti antiandrogeni in studi a breve termine in vivo del fungicida fenarimol
Il fungicida fenarimol ha attività estrogenica e antiandrogena e inibisce l’attività aromatasica in vitro. Abbiamo testato se il fenarimol ha effetti antiandrogeni in vivo. In un test di Hershberger, il fenarimol somministrato per via orale a ratti maschi castrati trattati con testosterone ha causato una marcata riduzione del peso della prostata ventrale, delle vescicole seminali, dei muscoli levator ani/bulbocavernosus e delle ghiandole bulbouretrali. Qualitativamente simili, ma più deboli, gli effetti sono stati evidenti anche in maschi adulti giovani intatti esposti al fenarimol, tranne che le prostate non sono state significativamente colpite. I cambiamenti nell’espressione genica regolata dagli androgeni sono stati determinati mediante RT-PCR in tempo reale nelle prostate ventrali e il fenarimol ha causato una marcata diminuzione dei livelli di mRNA della proteina legante la prostata C3 (PBP C3), della decarbossilasi dell’ornitina (ODC) e del fattore di crescita insulino-simile 1 (IGF-1). Il farmaco antiandogeno flutamide, incluso come controllo positivo, ha causato la down-regolazione dell’mRNA di PBP C3 e la up-regolazione dei livelli di mRNA di TRPM-2. I livelli sierici di T4 sono stati ridotti dopo il trattamento con fenarimol ed è stata osservata una tendenza all’aumento dei livelli di LH. Tuttavia, nessun effetto sui livelli di testosterone o sulla produzione di testosterone ex vivo ha potuto essere rivelato. Nel complesso, questi risultati indicano che il fenarimol agisce come antiandrogeno in vivo con effetti qualitativamente paragonabili a quelli della flutamide a livello degli organi, mentre sono stati osservati effetti differenziali sull’espressione genica. In un ulteriore test di Hershberger, gli effetti del fenarimol sono stati confrontati con quelli dell’estradiolo benzoato, del procloraz e dell’inibitore dell’aromatasi fadrozolo. I dati indicano una modalità d’azione simile del fenarimol e del procloraz nei maschi, mentre non sono state trovate indicazioni che le proprietà estrogeniche o inibitorie dell’aromatasi abbiano un impatto importante sugli effetti osservati nei maschi. Pertanto, si suggerisce che il fenarimol media i suoi effetti antiandrogenici almeno in parte attraverso l’antagonismo dei recettori degli androgeni.